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Come funziona il microonde: tecnologia, sicurezza e accorgimenti fondamentali

News | 22 maggio 2024

Il forno a microonde cuoce i cibi tramite un principio completamente diverso rispetto ad altre tecniche. Nello specifico, all’interno del microonde viene generato un campo elettromagnetico che agisce direttamente sulle molecole d'acqua e di grasso negli alimenti , mentre nei forni tradizionali il riscaldamento avviene per trasmissione di calore (dall’aria circostante, da una teglia o da un grill).

Per questo a volte sentiamo dire che il microonde scalda il cibo “dall’interno” , mentre le altre forme di cottura lo scaldano dall’esterno. Di seguito vi spieghiamo brevemente come funziona realmente questa tecnologia e rispondiamo alle domande più frequenti sulla sua sicurezza.

Come funziona il forno a microonde: la fisica spiegata in parole semplici

Sul piano fisico le microonde sono campi elettromagnetici ad alta frequenza che agiscono soprattutto sulle molecole d’acqua presenti nei cibi. Queste molecole sono indotte a generare calore perché il campo elettromagnetico le spinge a cambiare polarità migliaia di volte al secondo, facendo uscire gli elettroni dalle orbite e creando attrito, che a sua volta produce calore .

Per descrivere questo funzionamento in parole semplici si potrebbe dire che le microonde fanno vibrare le singole molecole del cibo e che questa vibrazione le porta a scaldarsi rapidamente, fino a cuocere l’alimento di cui fanno parte.

La valvola che permette di generare il campo elettromagnetico necessario per la cottura si chiama magnetron . Dato che il campo magnetico agisce solo sugli alimenti e non sui contenitori, oltre a rimanere sempre confinato all’interno dell’apparecchio, il microonde offre un ulteriore vantaggio: il calore generato non si propaga all’ambiente circostante . Specialmente nelle cucine professionali, dove sono sempre attivi molti macchinari, può contribuire a un clima di lavoro più fresco e piacevole.

Cosa succede ai cibi nel microonde

Quando si dice che i cibi vengono cotti dall’interno, ciò che si intende è che le microonde agiscono direttamente sulle molecole degli alimenti facendole scaldare per attrito. Questo effetto tende a interessare uno spessore di alcuni centimetri a partire dalla superficie dell’alimento e a diffondersi poi al nucleo per trasmissione di calore. Non si tratta di una vera e propria cottura dall’interno, se per “interno” intendiamo il nucleo, ma neanche della tipica cottura dall’esterno su cui si basano le altre tecnologie.

I modelli professionali in genere contengono da 2 a 4 magnetron e presentano una distribuzione delle microonde così uniforme, da essere adatti anche alla cottura di interi piatti e non solo alla rigenerazione degli alimenti. Questo li rende particolarmente utili anche nelle cucine dei ristoranti.

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Il forno a microonde fa male?

Spesso questa tecnologia è guardata con sospetto perché fa uso di campi elettromagnetici e di un metodo di cottura che può apparire insolito. Tuttavia non c’è alcuna evidenza scientifica di un maggior rischio per la salute negli individui che ne fanno uso. Quindi la risposta breve è che il microonde non fa male .

Il microonde emette radiazioni?

Il funzionamento del microonde si basa su un campo elettromagnetico, che dal punto di vista fisico è una forma di radiazione, ma lo stesso vale per la luce e le onde elettriche. I forni a microonde non contengono né producono sostanze radioattive.

I campi elettromagnetici ad alta frequenza usati per la cottura vengono generati all’interno della camera , dalla quale non possono uscire . Una fuga di radiazioni può avvenire solo se la porta o le sue giunture sono state manomesse o danneggiate.

Perfino in questo caso, comunque, gli studi effettuati hanno rilevato che il limite massimo ammesso dalla legislazione non viene superato quasi mai e che la quantità assorbita dal corpo umano è minima. Una pulizia corretta e regolare , inoltre, è un’ottima strategia per accertarsi che non si creino danni alle guarnizioni della porta.

Gli effetti della cottura al microonde sul cibo

La cottura al microonde non provoca alterazioni nel cibo diverse da quelle causate dai metodi di preparazione tradizionali. Ripetuti studi hanno dimostrato che gli alimenti cotti nel microonde non contengono più tossine o sostanze cancerogene di quelli preparati con altri metodi .

Al contrario, non trattandosi di una cottura dall’esterno, quella del microonde presenta un rischio minore di produrre ammine eterocicliche , che invece sono tipiche delle cotture alla griglia e delle fritture. Si tratta di sostanze che si formano quando il cibo viene scaldato a temperature troppo alte o troppo a lungo, e che possono essere cancerogene.

Inoltre la rapidità della preparazione tipica di questa tecnologia, oltre a permettere un risparmio energetico significativo, può avere effetti benefici per la salute, aiutando a conservare meglio le vitamine contenute nelle verdure e nella frutta.

Cosa non mettere nel microonde: la sicurezza prima di tutto

Per garantire l’efficienza e sicurezza del microonde è importante sapere quali materiali sono compatibili e quali no. I rischi per la salute sono rari e legati ad alcune particolari situazioni, facili da evitare.

Contenitori adatti al microonde e materiali da non usare

E’ estremamente importante fare uso solo di contenitori adatti alla cottura in microonde , sia per ottenere una preparazione migliore, che per evitare rischi per la salute o danni all’apparecchio.

Tutti i contenitori e i materiali esplicitamente etichettati come adatti alla cottura in microonde sono sicuri. Ciò vale anche per i contenitori in plastica e per le pellicole trasparenti (si consiglia sempre di leggere le indicazioni del produttore e comprare quelle adatte alla cottura). I materiali migliori in genere sono il vetro termoresistente , la ceramica , il pyrex e la carta da forno . Nel caso di piatti e contenitori in ceramica o porcellana è fondamentale che non abbiano decorazioni in oro, argento o altri metalli.

Quali sono i materiali da non mettere nel microonde?

  • Tutti i metalli , anche se presenti in quantità minime. Possono danneggiare l’apparecchio, ridurne l’efficienza sul lungo termine e rallentare la cottura.
  • I contenitori e le pellicole di plastica che non sono contrassegnati come adatti all’uso in microonde . Scaldandosi a contatto con gli alimenti potrebbero emettere sostanze tossiche.
  • Contenitori in vetro sottile , che possono scoppiare quando il cibo al loro interno si scalda.
  • Elementi in legno, bambù o vimini che potrebbero bruciare e rilasciare composti nocivi.

Perfino nelle cucine professionali , nonostante la preparazione dei cuochi, può facilmente capitare qualche svista, quindi è importante fare sempre attenzione ai materiali dei contenitori, ma anche ai pochi alimenti che non andrebbero cotti nel microonde.

Tenendo conto di questi semplici accorgimenti ed evitando impieghi scorretti è possibile usare il microonde in totale sicurezza e senza alcun rischio per la salute.

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